Archive for Gennaio, 2008

31 GenLe bufala delle preferenze

Nell’attuale legge elettorale non è previsto il voto di preferenza. Intorno a questa mancanza si è creato un grosso coro di polemiche al motto: “ridiamo la libertà di scegliere ai cittadini”. Le liste elettorali vengono stilate sempre e comunque dalle segreterie dei partiti, sia che ci sia o non ci sia il voto di preferenza. I candidati sono sempre quelli che le segreterie di partito vogliono che vengano eletti. Quando era in vigore la legge elettorale con sistema maggioritario era ancora peggio! Un elettore del partito A si ritrovata a votare un candidato del partito B, ma che faceva parte della stessa lista, solo per non votare il candidato del partito C. Tanta libertà di scegliere non c’era lo stesso. Scontri diretti non si sono mai visti, se non in rari casi. Nei seggi dove si sa che un candidato del partito A ha più forza, il partito B schiera un candidato che non ha speranze e il favore viene restituito in un altro seggio. C’è un ex-deputato per esempio è stato eletto nel 1996, nel 2001 e nel 2006 (e nel 2007 è stato dichiarato inelegibile)… E’ inutile dire che è colpa del fatto che non c’è il voto di preferenza: se non ti piace la lista dei candidati di un partito, votane un altro oppure… candidati tu!

29 GenAutonomia scolastica… a cosa serve?

Ho sentito la pubblicità su una radio privata (Radio 24), di questo bando di gara indetto dall’INAIL: BANDO 2007 PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI FINANZIAMENTO DI PROGETTI PER L’ADEGUAMENTO DI EDIFICI SCOLASTICI DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI PRIMO GRADO E SUPERIORE ALLE VIGENTI DISPOSIZIONI IN TEMA DI SICUREZZA E IGIENE DEL LAVORO O ALLE NORME PER L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE, ai sensi dell’art 1 comma 626 della Legge n. 296/2006 (Legge finanziaria 2007). Si trovava a questo indirizzo: http://www.inail.it/INAILcomunica/bandigara/2008/5marzo08.html. Pubblicizzare un bando di gara come questo su una radio privata non mi sembra una tanto sensata, non era meglio mandare una email a tutti i presidi delle scuole italiane? A parte questo, ecco il mio pensiero: tutti gli italiani pagano le tasse che vengono raccolte da un’unica agenzia (perfetto, nessuna sovrapposizione) e i soldi vengono assegnati ai vari ministeri e enti in base alla finanziaria. A questo punto c’è il blocco: le scuole sono oramai autonome. Servono quindi persone dell’INAIL che devono indire il bando e poi vagliare tutte le richieste, e servono persone delle scuole che seguano la partecipazione della scuola al bando. Quasi tutti i fondi vengono quindi spesi per la gestione dell’assegnazione dei soldi e pochi ne rimangono per fare effettivamente le cose. Ancora peggio sarebbe continuare a parlare di federalismo fiscale: invece che un’agenzia unica ne avremmo 20, con 20 amministratori, 20 consigli, maggiore frammentazione e minore visione dei problemi. Se servono le rampe di ingresso per i disabili nelle scuole, non deve essere indetto un bando, ma deve essere fatto l’appello, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia: la scuola che non è a norma va sistemata. Poi si passa alla prossimo intervento. Lo Stato è uno, le scuole devono essere le stesse dappertutto. Non è possibile che in una scuola si costruisca un’astronave ed in un’altra non ci siano gli estintori!

29 GenInflazione, Utility e il conflitto d’interessi dello Stato

Ieri si parlato molto poco della notizia dei rincari di acqua, energia, rifiuti, etc. etc. (http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200801articoli/29639girata.asp). Pochi hanno ricordato che oramai questi servizi essenziali sono in mano alle società municipalizzate in cui l’interesse pubblico e privato si è fuso per portare, non come era stato “promesso” benefici per la cittadinanza, ma solo grandi profitti per gli azionisti. Guardando per esempio i dati di borsa di A2A (A2A SpA is an Italy-based multi-utility company created as a result of merger of ASM, AEM and AMSA. It operates in the fields of electricity production, sale of electricity and gas, gas and electricity networks, heating, integrated water cycle and environment.), si nota che l’utile per azione degli ultimi 5 anni è aumentato del 18% mentre i dividendi sono aumentati dell’11% rispetto all’anno scorso! Ma gli utili di una società che fornisce un servizio pubblico perchè non viene reinvestito per diminuire le tariffe? L’Enel, le cui tariffe sono stabilite dal ministero, continua a distribuire ai propri azionisti dividendi stratosferici. Gli azionisti di Atlantia hanno visto aumentare il dividendo del 26%, come gli utenti delle autostrade hanno visto aumentare le tariffe. In tutto questo aumentare di guadagni per alcuni e rincari per tutti gli altri, c’è lo Stato. Da una parte cerca di tenere buoni gli animi, dall’altra incassa molti soldi dalle varie partecipazioni e dall’aumento del gettito IVA e accise varie. Il tutto per poter tenere in piedi tutto il carrozzone di società e consorzi pubblici/privati che sono una vera e propria macchina “mangia soldi e crea consensi”

26 GenOrdine dei giornalisti

La cosa piu’ assurda secondo me è che per poter leggere il telegiornale bisogna essere iscritti all’albo… allora bisogna essere iscritti anche per leggere il giornale!

17 Gen59 milioni di Italiani

In Italia ci sono 59 milioni di cittadini… abbiamo proprio bisogno di Mastella per ricoprire il ruolo di Ministro della Giustizia? Perchè tutta questa corsa a difenderlo? Quando il processo sarà finito potrà riprendere il suo posto, nel frattempo… un’altra persone con caratteristiche almeno simili non esiste?

11 GenPubblicità e miseria

Ho visto questa mattina la pubblicità di un’assicurazione auto. L’argomento non è tanto il risparmio, ma la miseria! Non è la prima volta che vedo una pubblicità del genere, ultimamente anche altre aziende hanno usato la stessa leva, e non è una bella situazione secondo me.  In questa pubblicità si vedono delle persone che spingono la macchina perchè non hanno più benzina e la voce fuori campo dice: “con la nostra polizza auto risparmi e hai più soldi per fare il pieno”. Quelle persone quindi sono in panne non per uno sfortunato caso ma proprio perchè non possono più permettersi di acquistare benzina! E’ questa la triste realtà: siamo sommersi dalle auto e ora non ci sono più i soldi per riempirle di carburante. E la pubblicità ci scherza!

07 GenIndustriali e operai

Il Sole 24 ore, il quotidiano della confindustria, si è quotato in borsa. Benissimo, giornali e televisioni hanno parlato dell’avvenimento. Nessuno ha ricordato però che questo quotidiano, come molti altri, vive anche di un contributo pubblico, pagato da tutti, compresi gli operai, con le nostre tasse! Tutti festeggiano, gli azionisti incassano, e qualucun’altro paga!