29 GenInflazione, Utility e il conflitto d’interessi dello Stato

Ieri si parlato molto poco della notizia dei rincari di acqua, energia, rifiuti, etc. etc. (http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200801articoli/29639girata.asp). Pochi hanno ricordato che oramai questi servizi essenziali sono in mano alle società municipalizzate in cui l’interesse pubblico e privato si è fuso per portare, non come era stato “promesso” benefici per la cittadinanza, ma solo grandi profitti per gli azionisti. Guardando per esempio i dati di borsa di A2A (A2A SpA is an Italy-based multi-utility company created as a result of merger of ASM, AEM and AMSA. It operates in the fields of electricity production, sale of electricity and gas, gas and electricity networks, heating, integrated water cycle and environment.), si nota che l’utile per azione degli ultimi 5 anni è aumentato del 18% mentre i dividendi sono aumentati dell’11% rispetto all’anno scorso! Ma gli utili di una società che fornisce un servizio pubblico perchè non viene reinvestito per diminuire le tariffe? L’Enel, le cui tariffe sono stabilite dal ministero, continua a distribuire ai propri azionisti dividendi stratosferici. Gli azionisti di Atlantia hanno visto aumentare il dividendo del 26%, come gli utenti delle autostrade hanno visto aumentare le tariffe. In tutto questo aumentare di guadagni per alcuni e rincari per tutti gli altri, c’è lo Stato. Da una parte cerca di tenere buoni gli animi, dall’altra incassa molti soldi dalle varie partecipazioni e dall’aumento del gettito IVA e accise varie. Il tutto per poter tenere in piedi tutto il carrozzone di società e consorzi pubblici/privati che sono una vera e propria macchina “mangia soldi e crea consensi”

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